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Inge Feltrinelli visita Expo Milano 2015

La storica presidente della omonima casa editrice è rimasta colpita dalla bellezza

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Inge Feltrinelli con Giuseppe Sala a Expo Milano 2015. Foto Expo 2015/Daniele Mascolo. Inge Schoenthal Feltrinelli all'Esposizione Universale di Milano.

Inge Schoenthal Feltrinelli, presidente della nota casa editrice italiana Feltrinelli, il 15 ottobre ha visitato il sito espositivo di Expo Milano 2015. Ad accoglierla il Commissario Unico per Expo Giuseppe Sala.

Inge Feltrinelli ha apprezzato l'Esposizione Universale commentando così la sua visita al grande evento: «Davvero complimenti a tutti, l'organizzazione è perfetta e il sito bellissimo. È un luogo davvero affascinante ed è impressionante vedere quanto sia grande. Expo Milano 2015 è davvero un evento riuscito che fa onore all'Italia —ha concluso Inge Feltrinelli».

La visita di Feltrinelli si è concentrata su Palazzo Italia, dove ha potuto apprezzare l'esposizione dedicata al nostro Paese. Nello stesso luogo ha anche pranzato, per poi concedersi una passeggiata tra il Cardo e il Decumano, per scoprire altri padiglioni e mostre espositive.

Inge Feltrinelli

La sua storia inizia in Germania dove nasce e vive. Dal 1969 si lega alla casa editrice prima come Vice presidente e poi come Presidente a partire dal 1972, quando muore Giangiacomo Feltrinelli. Da allora la casa editrice e la signora Feltrinelli continuano insieme una storia di cultura e di successo insieme.

Lei che nasce come fotoreporter e intervista Ernest Hemingway e Pablo Picasso. La sua missione è stata quella di portare gli autori italiani a livello internazionale e portare in Italia molti autori stranieri importanti.

Per il suo lavoro ha ricevuto molti riconoscimenti, come, nel 1986, la nomina a "Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana". E poi la più alta onorificenza della Germania, croce di "Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Federale di Germania", nel 1999, e il titolo di "Commandeur dans l’Ordre des Arts et des Lettres" dal Ministro della Cultura francese nel 2002. (fonte: feltrinellieditore.it, scheda autore)

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