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Le eredità di Expo 2015: la Carta della diversità e per le pari opportunità nelle Esposizioni

Milano è stata la prima Esposizione ad aprire le porte alla Società Civile, ad abbattere barriere e discriminazioni

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Cascina Triulza

Uno dei grandi pregi di Expo Milano 2015 è l'essere stata una Esposizione Universale che ha guardato alle esigenze dei popoli. Una Expo inclusiva delle genti e dei loro diritti, senza discriminazione alcuna. Ed è stato fatto molto di più, perché questo modello inclusivo, sociale, aperto a tutti, è stato messo per iscritto e prende il nome di "Esposizioni che accolgono tutti". Si tratta di una Carta della diversità e per le pari opportunità nelle Esposizioni che accolgono tutti.

Il 30 ottobre, giorno in cui il BIE, Bureau International des Expositions, ha festeggiato la sua giornata, Giuseppe Sala ha consegnato la carta "Expos that welcome everyone", ad Albina Assis Africano, in qualità di Presidente dello Steering Committee dei Commissari Generali di Expo 2015, perché possa arrivare al BIE.

Di cosa si tratta e cosa chiede la Carta della diversità

La Carta chiede al BIE di promuovere il pluralismo e le pratiche di inclusione nelle Esposizioni Universali e Internazionali. Perché tali pratiche aiutano questi grandi eventi a raggiungere il successo stesso della manifestazione internazionale.

Viene quindi chiesto al BIE di contribuire alla lotta contro ogni tipo di discriminazione nelle future Esposizioni, definendo e attuando linee guida, che devono coinvolgere tutti i livelli dell'organizzazione. All'interno dei criteri di candidatura di un Paese a ospitare una Esposizione, devono essere incluse norme che riguardano la lotta alla discriminazione.

Nessuna Expo futura, quindi, deve discriminare i lavoratori, le persone per la loro razza, religione, appartenenza politica e per il sesso.

Si chiede al BIE, di vigilare, di sostenere gli organizzatori delle prossime e future Esposizioni nello stilare un regolamento speciale dell'evento riguardante l'inclusione dei lavoratori, l'accoglienza dei visitatori che solitamente non sono pienamente inclusi nella società.

La Carta chiede molto di più. Che vengano promosse iniziative di educazione all'interno della Esposizione, per educare i visitatori al rispetto delle diversità. Iniziative programmate dall'Ente Organizzatore o dai suoi Partner e Partecipanti.

Al BIE viene richiesto anche di valutare se le azioni intraprese dal Paese Organizzatore sono efficaci e stanno portando risultati. E ultimo suggerimento lanciato dalla Carta, adottare tra i premi che il BIE assegna ai Partecipanti al termine di una Esposizione, un riconoscimento che riguardi la promozione della diversità e l'inclusione.

I firmatari della Carta

Numerose le associazioni che hanno firmato la Carta. Tra loro troviamo: ActionAid Italia, CESVI, ACLI Milano, CONAF, ESN, Fairtrade Italia, Fondazione Triulza, KIP International School, Lions Club International, ONDa, Oxfam Italia, Save The Children Italia, World Agronomists Association, ecc.

Expo Milano 2015 e le sue iniziative inclusive

Expo Milano 2015 ha tra i pregi di aver incarnato l'inclusione e la lotta alla discriminazione. La partecipazione di grandi realtà internazionali della Società Civile, come WWF, Save the Children, Fairtrade, Oxfam, Caritas Internationalis ecc., è stata proprio la volontà dichiarata di voler costruire una Esposizione Universale aperta a tutti.

Cascina Triulza è stata la culla della Società Civile. Numerose le iniziative, le mostre, le attività didattiche inclusive programmate nei 6 mesi.

Dignità per tutti a partire dai lavoratori. Il 16 maggio 2015 il Commissario Unico Expo 2015 Giuseppe Sala, firmava la Carta delle Pari Opportunità e l'Uguaglianza sul Lavoro. Una Carta, quest'ultima, presentata in Italia sin dal 5 ottobre 2009, adottata da numerose aziende italiane, francesi e tedesche e riconosciuta dalla Commissione Europea.

Women for Expo è la nuova realtà delle Esposizioni universali che da ora in avanti si occuperà di promuovere le questioni riguardanti la pari dignità fra uomini e donne. La donna è stata messa al centro di numerosi incontri e dibattiti, sono stati portati a conoscenza dell'opinione pubblica, numerose esperienze in cui la donna è l'artefice del successo della propria comunità locale.

Expo Milano 2015 ha dato spazio agli emarginati e agli ultimi. Lo ha fatto con la "Mensa dei popoli", in cui gli ultimi hanno pranzato con i visitatori. 100 detenuti del vicino carcere di Bollate, hanno potuto vivere un'esperienza di volontariato e di lavoro, per riscattare la propria vita e vivere una esperienza di integrazione lavorativa. Lavoratori e pensionati con bassi redditi, hanno beneficiato di un ticket d'ingresso gratuito.

Anche le religioni del mondo sono state coinvolte intorno al tema dell'alimentazione, che non è solo un fatto fisiologico, ma anche dell'anima e spirituale. Ricordiamo l'evento mondiale dell'1 settembre 2015, in cui le Religioni del mondo hanno benedetto il cibo tutti insieme ognuna secondo i propri rituali celebrativi. Cibo poi condiviso insieme, per simboleggiare che apparteniamo ad un'unica famiglia umana.

Expo Milano 2015 ha incluso tutti. Ha voluto che tutti potessero partecipare ed i programmi rivolti alle persone con disabilità lo hanno dimostrato. Le mamme con bambini neonati hanno trovato gli strumenti idonei e necessari nel Sito Espositivo. Nessuna discriminazione è stata fatta riguardo l'età. Chiunque poteva fare il volontario Expo, in un arco di età compreso tra i 18 anni e 65 anni.

Poi ancora i Cluster e l'intento di raggruppare gli Stati non per appartenenza geografica, ma per condivisione di un tema e anche di un problema, e in particolare di un genere alimentare.

Sulla base di questa esperienza è nata la Carta d'intenti, che chiede al BIE di farsi carico e di rendere prassi per le prossime Esposizioni, l'inclusione degli ultimi della terra, la partecipazione di chi ha disabilità, la valorizzazione delle competenze di tutti. Anche grazie a ciò, afferma la Carta, Expo Milano 2015 è stata visitata da così tante persone, conosciuta davvero da tutti.

Testo integrale Carta della diversità e per le pari opportunità nelle Esposizioni che accolgono tutti

Leggi qui sotto il documento integrale oppure scaricalo.



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