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2° giorno del Women's Weeks. Serena Dandini presenta 'Ferite a Morte'

Gli eventi del Women's Forum dedicati allo spreco e sostenibilità agricola. Evento serale con Arisa e altri ospiti

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foto al Women's Weeks presentation
Foto: ©Expo 2015/Daniele Mascolo.

Seconda giornata del Women's Weeks e seconda tappa della Giornata internazionale Women's Forum, quest'oggi a Expo Milano 2015 presso l'Auditorium: settore I18 per chi voglia partecipare.

Si parte alle 11.00 con il Women's forum Italy 2015 discutendo di "Uguaglianza e potere alle donne - Il primo passo verso Fame Zero". Con Emma Bonino, a cura di Women's Forum e Valore D.

Alle 11.30, "Come rafforzare l'agricoltura in futuro?" Ne parlano Joe Cerrell della Bill&Melinda Gates, Patrizia Grieco Chairman Enel.

Alle 12.15, il dibattito si sposta su "Come nutrire il mondo davanti al cambiamento climatico?" Si discuterà delle soluzioni per conservare il rendimento dei raccolti e delle questioni ancora aperte. Partecipano Marion Guillou The french agricultural institute; Robin Willoughby di Oxfam International.

Al pomeriggio gli eventi si dividono tra Auditorium e Conference Centre (I16).

Ore 14.30, Conference centre, "Agricoltori e finanza - l'anello mancante". Contemporaneamente in Auditorium "Campioni di sostenibilità", dibattito tra imprenditori e dirigenti internazionali circa le pratiche di sostenibilità adottate nelle loro aziende. Tra le altre partecipano: Johnson&Johnson, Mars Italia, Sace spa, Ikea Italia.

Ore 15.45, Auditorium, "Innovazioni per dare speranza per il futuro". Presentazione di innovazioni scientifiche e tecnologiche, che permettono di guardare positivamente al futuro.

Ore 16.30, Auditorium, "Possiamo nutrire nove miliardi di persone in maniera sostenibile?" Un importante dibattito su un tema delicato. Produrre cibo per tutti, rispettando l'ambiente.

Ore 18.00, Auditorium, "Lento, collaborativo, locale - anche esportato?" Dibattito circa la produzione alimentare locale, non solo per il km 0, ma anche da esportazione. Partecipano: La Molisana spa, Genagricola, Il Sole 24 ore.

Ore 21.00, Expo Centre (H5), momento teatrale dedicato al femminicidio "Ferite a morte". Scritto e diretto da Serena Dandini. Partecipano: Arisa, Emma Bonino, Lella Costa, Serena Dandini, Isabella Ferrari, Chiara Francini, Ornella Vanoni.

La giornata di ieri

Evento culmine della prima giornata del Women's Weeks è stato "Io ho visto donne...", evento organizzato da Oxfam Italia(cui ne seguirà un altro il 2 luglio) in collaborazione con IO Donna. Tra le ospiti la scrittrice Silvia Avallone che ha parlato di rivoluzione culturale affermando:

«Le donne devono allearsi tra loro ma devono anche allearsi con gli uomini. La mia è un'idea di rivoluzione culturale. Che riguarda il nutrimento, che riguarda la salvaguardia del pianeta, ma che riguarda anche la cooperazione tra uomini e donne».

La Avallone ha considerato il nostro tempo, un tempo di migrazione. Migrano gli uomini e le donne dei paesi poveri, migrano i giovani italiani in cerca di un futuro. Interessante a tal proposito la sua riflessione:

«...tutti i giovani che sono costretti ad andarsene dalle nostre città perché stiamo lasciando morire un'enorme ricchezza. Che è la ricchezza della nostra storia, dei nostri territori, della nostra cultura che va salvaguardata. Anche rinunciando spesso a sogni di ricchezza che calpestano. Ma investendo in un altro genere di ricchezza che poi è la ricchezza che ti permette di investire nel futuro largo. Non saccheggio tutto subito, ma cerco di regalare agli altri e ai figli, a tramandare».

Maurizia Iachino, Presidente Oxfam Italia, crede nell'alleanza tra le donne e crede che insieme possano combattere la malnutrizione, perché e tra le corde di ogni donna il tema della nutrizione. Lo ha detto al termine della inaugurazione del mattino di Women's Weeks.

Riguardo lo spreco di cibo ha affermato: «Siamo in un sistema alimentare malato perché è impossibile che esistano questi paradossi: tanto cibo da una parte, niente cibo dall'altra. Quando il cibo esiste per tutti. Allora io penso che si debba iniziare dall'educazione. Io parlo per il nostro mondo Occidentale per l'Europa. Ci deve essere tanta educazione perché nessuno si permetta di sprecare del cibo. Perché tutti noi possiamo fare qualcosa. E se si incomincia con questo, forse, quel miliardo e trecento milioni di tonnellate di cibo che ogni anno vanno in spazzatura, forse, lo ridurremo».

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