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Oxfam Italia per le settimane We-Women for Expo

Due eventi dedicati alle donne a partire dalle esperienze delle donne

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Oxfam Italia partecipa alle settimane WE-Women con due appuntamenti pomeridiani nei giorni 29 giugno e 2 luglio. Incontri dedicati al mondo femminile, fatto di tanti ingredienti capaci di fondersi in gusti sempre nuovi, e donare nuovo sapore alle società.

All'evento "Io ho visto donne", partecipano scrittrici italiane, imprenditrici come Camilla Lunelli, la regista Maite Bulgari. Un racconto di lotta alla povertà grazie alle donne.

"Feeding the brain: una riflessione sulla costruzione dello stereotipo femminile", è l'evento in programma il 2 luglio, in cui sarà presente Marta Dassù presidente esecutivo WE-Women. Partecipa la presidente di Oxfam Italia e modera la giornalista Sabrina Gandolfi conduttrice della "Domenica Sportiva".

Io ho visto donne...

"Io ho visto donne..." è il viaggio che Oxfam ha compiuto insieme a scrittrici, film maker, imprenditrici italiane, per raccontare le storie delle donne nei contesti rurali in cui Oxfam lavora.

Un viaggio partito oltre un anno fa, in collaborazione con IO Donna, che ha toccato la Bosnia-Erzegovina, l'Albania, Cambogia, Ecuador, Marocco, Tanzania, Libano e Italia. Una prima pubblicazione è avvenuta già ad agosto 2014 con lo speciale di IO Donna.

Il 29 giugno alle ore 19.00, presso l'Auditorium di Cascina Triulza, la regista Maite Bulgari mostra in anteprima nazionale, il film documentario "Che si mangia oggi?" Un film dedicato ai paradossi della fame e degli sprechi: mentre una parte del mondo ingrassa e spreca, altre donne sfidano ogni giorno la realtà e la fame, con il sostegno di Oxfam.

Moderatrice della serata Diamante D'Alessio direttore IO Donna. Con la partecipazione di: Maite Bulgari, Silvia Avallone, Camilla Baresani, Maurizia Iachino, Camilla Lunelli, Beatrice Masini, Candida Morvillo, Valeria Parrella, Pulsatilla.

Feeding the brain

Il 2 luglio, presso l'Expo conference centre, ore 17.30, Oxfam Italia organizza "Feeding the brain: challenging role models through sport". Una riflessione sullo stereotipo femminile, attraverso l'analisi di esperti e le testimonianze di donne impegnate nello sport.

Lo sport è proprio uno di quegli ambienti dove maggiormente vive una marginalizzazione ed esclusione della donna da alcune discipline. La serata porterà come esempio la storia di Ghoncheh, arrestata e condannata in Iran, per aver assistito a una partita di pallavolo Iran-Italia, svoltasi a Teheran il 20 giugno 2014.

Oxfam sostiene la pari dignità delle donne nelle attività sportive. In Afghanistan, supporta la squadra di box femminile con l'associazione locale Cooperation for peace and unity. La squadra è composta da ragazze tra i 12 e 22 anni, allenate da un allenatore uomo. Grazie al progetto di Oxfam hanno potuto uscire di casa, viaggiare e partecipare alle Olimpiadi.

L'evento è stato realizzato in collaborazione con Sportwide e partecipano Marta Dassù di WE-Women for Expo, Maurizia Iachino Oxfam Italia. Modera la giornalista Sabrina Gandolfi.

L'incontro si divide in due parti.

Nella prima si analizza "il problema" della discriminazione delle donne nello sport, con la partecipazione di: Jo Ann Buysse dell'Università del Minnesota esperta di parità di genere; Gertrude Pfister dell'Università di Copenaghen che ha contribuito alla stesura della carta dei Diritti delle donne nello sport.

Nella seconda parte "le esperienze" delle donne inserite negli ambienti sportivi: la pallavolista Maurizia Cacciatori; Stefania Demetz Ceo Coppa del mondo Val Gardena; Barbara Ricci Ceo Sportwide; la tennista Francesca Schiavone, testimonial Oxfam.

Una mostra fotografica presenterà il progetto afghano "The boxing girls".

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