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'A partire dalle ragazze': evento organizzato da Save the Children

Gli adolescenti nel mondo sono 1,2 miliardi, la metà ragazze: per loro non esistono investimenti sufficienti

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Adolescente africana
Foto: pixabay.com.

L'evento Women's Weeks più importante della giornata è "Starting from the girls: they are the source to trigger a change!" Organizzato da Save the Children Italia, a partire dalle ore 10.30, presso il Conference Center Expo.

L'evento è dedicato alle adolescenti e al ruolo chiave svolto nella filiera agricola, nel miglioramento della nutrizione dei più piccoli e della sicurezza d'accesso al cibo per le comunità cui appartengono.

Una riflessione sull'empowerment delle adolescenti e la necessità di investire per la loro istruzione. Ma ciò è possibile solo con leggi specifiche e investimenti mirati. Save The Children lancia, in questa occasione, il documento che dà il nome alla giornata, alla presenza di rappresentanti dei Governi, delle Nazioni Unite e di esperti internazionali.

Un convegno per far sapere al mondo che oggi il pianeta è abitato da 1,2 miliardi di adolescenti tra i 10 e i 19 anni: mai così tanti. Metà di essi sono ragazze ed aumenteranno ancora fino al 2050, in particolare nell'Africa sub-sahariana. La comunità internazionale ha dato risposte non sufficienti a sostenere la crescita delle giovani donne. Con la presentazione e la distribuzione di questo studio, si tenterà di stimolare la comunità internazionale perché intervenga molto più concretamente.

I partecipanti

L'evento è diviso in due sessioni. Al mattino prenderanno la parola vari relatori internazionali. Al pomeriggio si terrà una sessione tecnica per discutere delle azioni da intraprendere a favore delle adolescenti. La sessione pomeridiana si svolgerà secondo la piattaforma messa a punto da WE-Women for Expo.

Sessione diurna

Federica Mogherini, Alto rappresentante dell'UE per gli Affari esteri (non confermato);

Maurizio Martina, Ministro delle politiche agricole;

Claudio Tesauro, Presidente Save the Children Italia;

Jasmine Whitbread, Ceo Save the Children international;

Albina Assis Pereira Africano, Presidente Steering committee Expo 2015;

Rose Sakala, studentessa del Malawi;

Mary Shawa, Segretario principale Ministero pari opportunità del Malawi;

Eleonora Rizzuto, Responsabile CSR Bulgari;

Khalida Brohi, Fondatrice Sughar empowerment society, Pakistan;

Sessione pomeridiana

Daniele Timarco, Direttore programmi internazionali Save the Children;

Matthew Pickard, Save the Chiildren Malawi;

Lucia dal Negro, Fondatrice Inclusive business;

Libor Stloukal, FAO;

Maria Grazia Panunzi, AIDOS;

La fame nell'Africa sub-sahariana

Circa 800 milioni di persone soffrono la fame nel mondo, secondo le ultime stime. Una persona su nove non ha nulla da mangiare. Lo rivela il rapporto annuale dell'ONU "Lo stato dell'insicurezza alimentare nel mondo 2015". I bambini sono ovviamente i più fragili e ogni minuto ne muoiono 5 per denutrizione.

Ad ostacolare i progetti internazionali, e rendere la situazione ancora più difficile, sono sopraggiunti condizioni economiche internazionali critiche. Cui vanno aggiunti eventi atmosferici catastrofici, calamità naturali e molti conflitti armati. In Africa sono 24 i Paesi che affrontano la crisi alimentare: il doppio del 1990.

Ci sono stati comunque dei miglioramenti. Principalmente in Asia orientale e ancora più evidenti in America Latina, grazie al rapido sviluppo di alcune nazioni in particolare. L'Africa sub-sahariana, resta la regione con la più alta prevalenza di denutrizione al mondo: 23.2% della popolazione, 1 persona su 4. Si comprende come tale situazione sia tra le cause maggiori delle forti migrazioni nel Mediterraneo. Cui va aggiunto l'allarmante processo di desertificazione che colpisce il pianeta e la zona del Sahel.

Per ridurre la fame, bisogna aumentare la produzione agricola. Senza stabilità politica, senza guerre, senza corruzione e saccheggio delle risorse, ciò non sarà mai possibile. (Fonte: Fame, spreco alimentare, istruzione, salute e empowerment: Women for Expo fa il punto sulle donne).

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