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Giornata delle Isole Comore all'Expo 2015

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Foto delle delegazioni all'esterno del Padiglione Comore. Foto Expo 2015/Daniele Mascolo. Commissario Padiglione Comore Ahamada El Badaoui Mohamed Fakih. Visita a Palazzo Italia. L'importante atto della firma della Carta di Milano. Il Piano della Biodiversità italiana a Palazzo Italia. Firma del libro delle autorità. Foto di protocollo presso Palazzo Italia. Foto di gruppo a Palazzo Italia. Esposizione di oggettistica prodotta nell'Unione delle Comore. Lo shop del Padiglione Comore. Foto di gruppo nel Cluster Isole Mare e Cibo.
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Dopo la faticosa stabilità una unità da costruire e un popolo da emancipare, con l'aiuto della Carta di Milano

L'Unione delle isole Comore rappresentano la frontiera del cambiamento climatico, insieme a tutti quegli Stati-isola della fascia tropicale del pianeta. Condividono la loro presenza nel Cluster Isole Mare e Cibo insieme ad altre isole come il Madagascar e le Maldive.

Il 2 settembre hanno festeggiato la loro presenza all'Expo di Milano con la cerimonia del National Day. In rappresentanza dell'Italia il Commissario Generale Expo 2015 Bruno Pasquino, il quale ha ricordato le qualità umane di questo piccolo popolo: «Il Rapporto sullo sviluppo umano 2011 afferma che l'Unione delle Comore è tra le zone più esposte al rischio di catastrofi ambientali a causa del recente cambiamento climatico. La vostra presenza a Expo Milano 2015 testimonia la volontà di trovare strumenti per difendere le numerose ricchezze del Paese».

Le parole dell'Ambasciatore delle Comore

A guidare la simbolica rappresentanza delle Isole Comore, il Commissario Generale del Padiglione Ahamada El Badaoui Mohamed Fakih, anche Ambasciatore in Tanzania. Nelle sue parole una sintesi della storia passata e presente, di questo Stato dai magnifici paesaggi marini.

«Expo Milano 2015 è per noi una grande occasione, per sei mesi abbiamo l'opportunità di affrontare il tema 'Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita' e partecipare alle numerose riflessioni in corso. Non dimentichiamoci della Carta di Milano, un progetto che deve essere sfruttato appieno per garantire un futuro migliore alle generazioni future.

L'Unione delle Comore è indipendente dal 1975 ed è composta da quattro isole, di cui ancora una, Mayotte, sotto il controllo francese. Nonostante tanti problemi passati, oggi siamo un governo democratico e abbiamo conquistato la stabilità.

La nostra economia si basa sull'agricoltura, sull'allevamento e sulla pesca. il settore agricolo impiega e sostenta la maggior parte della popolazione fornendo molti prodotti di consumo. La pesca è di alto livello, abbiamo a disposizione una zona marittima molto ampia. Inoltre, a breve sarà operativa una fabbrica di pesca gestita dal Qatar che darà lavoro e sviluppo.

Le Comore e l'Italia hanno ottime relazioni, le imprese italiane sono attive in numerosi settori e intervengono realizzando strutture stradali e ospedaliere
».

Piccolo Stato tanti problemi da superare

Nonostante una popolazione di neanche 750.000 abitanti, le Comore vivono molteplici problemi. Sopra tutti l'instabilità politica causa dell'arretratezza vissuta dalla popolazione. Solo negli ultimi anni, dopo vari colpi di stato e interventi armati da parte del Governo francese, si è arrivati a un Governo eletto democraticamente.

Ora inizia lo sviluppo di una popolazione in cui è ancora alto l'analfabetismo, pochi giovani possono accedere ai più alti livelli di scolarizzazione. L'accesso ai servizi sanitari è precluso ai più e i medici sono scarsi: nel 2012 sono stati riscontrati quasi 50 mila casi di malaria su una popolazione di 750.000 abitanti.

L'accesso all'informazione è basso, se si pensa che ci sono solo 154 radio ogni 1000 abitanti e i computer sono 9 ogni 1000 comoriani. (Fonte: DeAgostini Geografia).

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