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'Pizza interculturale' nel Cluster Bio-Mediterraneo

San Marino, Egitto, Grecia, Libano, presentano le loro varianti di pizza, accomunate dalla Dieta Mediterranea

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Pizza a forma di pesce
Foto: ©Expo 2015.

Nella giornata dedicata alla Festa della Pizza, in tanti hanno voluto assistere al record della pizza più lunga del mondo, allestita lungo il Decumano.

Nel Cluster del Bio-Mediterraneo, si è svolto un altrettanto importante evento dedicato alla Festa della pizza. Un evento che ha guardato all'unità dei popoli attraverso l'alimentazione e, in questo caso, ai vari modi di preparare la pizza, secondo le proprie tradizioni.

"Pizza e interculturalità al Cluster del Bio-Mediterraneo", ha coinvolto chef di tutti i Paesi del Cluster. La festa ha dato spazio a ciascuno, di mostrare la propria declinazione di pizza, nel rispetto dei valori d'integrazione culturale, che sono alla base della stessa identità dei Cluster.

Sul palco si è avvicendata la pizza siciliana fatta con grani antichi e la farina di tumminia, le quattro varianti di manoushy libanese molto simile alla piada. La tunisia ha presentato la mtagba, specie di pizza vegetariana, e la Grecia la pizza con la feta, olive e origano. San Marino, altro membro del Cluster, ha presentato la "piadizza", con aggiunta di miele e bicarbonato di sodio. L'Egitto ha mostrato a tutti la sua pizza con salsiccia, olive, cipolle e peperoni.

In questo modo, i visitatori hanno potuto scoprire le differenze nella realizzazione della pizza, ma anche la varietà dei prodotti alimentari che compongono la Dieta Mediterranea. Dieta che accomuna tutti i Paesi parte del Cluster Bio-Mediterraneo.

L'unità e la coesione, sono stati richiamati anche dal Commissario unico del Cluster, Dario Cartabellotta: «Mentre nel mondo si alzano muri e si serrano le frontiere, al Cluster Bio-Mediterraneo le barriere si rompono grazie alla forte integrazione culturale attraverso le tradizioni alimentari, spazi comuni e le maestrie culinarie seguendo gli ideali di Expo Milano 2015».

L'evento è stato realizzato grazie alla Regione Siciliana, la quale gestisce il Cluster nel suo insieme di eventi e attività, durante i 6 mesi di Esposizione Universale.

Foto di rito al Biomediterraneo

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