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Oxfam Day a Expo 2015 con l'obiettivo di sfidare la fame

Alla vigilia della giornata dell'alimentazione, Oxfam Italia chiede al Premier Renzi 3 impegni

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Oxfam Day Expo Milano 2015. Foto campagna Oxfam #sfidolafame. In Africa la fame è aumentata non diminuita. Perù. Foto Oxfam USA. La lotta alla fame e povertà passa per l'istruzione. Le donne sono ai primi posti per la lotta alla fame e alla povertà. Susana West Africa. Virginia, Perù. In Senegal le donne coltivano portando con se i figli. Chad. Aissata, contadina in Mauritania. Adoaga in Chad sfida la fame con Oxfam. Dalla terra viene la richezza per il mondo. Oxfam si batte per i diritti delle donne. Oxfam e la campagna Sfidiamo la fame. Oxfam aiuta contadini d'ogni parte del mondo. Martha. Oxfam Sfidiamo la fame. Se le donne avessero più diritti avremmo 150 milioni di affamati in meno. Africa Centrale. Volontarie Oxfam al lavoro. Oxfam è anche insegnamento alle nuove generazioni. Burkina Faso. Maria in Ecuador sfida la fame con Oxfam. Josephine nelle Filippine. Suor Martha Tanzania. 15 ottobre è il Rural Woman. Oxfam Nepal. Raccolta dell'acqua in Africa.

L'Oxfam Day in Expo Milano 2015, cade alla vigilia della Giornata Mondiale dell'Alimentazione. Una giornata che porterà all'Esposizione Universale di Milano il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon, il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.

L'Oxfam Day non poteva, quindi, capitare in giorno migliore, per sensibilizzare l'opinione pubblica sul dramma della fame. Sfidiamo la fame, con l'hashtag #sfidolafame, è la campagna di sensibilizzazione adottata da Oxfam per far presente al mondo che ancora 795 milioni di persone vivono quotidianamente il dolore della fame.

Oxfam sfida la fame

Lo scorso mese di settembre, le Nazioni Unite si sono riunite a New York per decidere gli obiettivi da includere nella nuova Agenda dello sviluppo post 2015, con gli obiettivi da qui al 2030. Tra questi l'impegno a sconfiggere la fame: impegno più volte assunto dai governi e mai raggiunto.

Per Oxfam è urgente e irrimandabile un intervento dei leader mondiali, affinché risolvano alla radice il problema della fame. Come afferma il direttore generale di Oxfam Italia, Roberto Barbieri: «Se è vero che gli ultimi decenni la percentuale di persone che soffrono la fame si è ridotta dal 19% dei primi anni '90 all'11% circa di oggi, è vero anche che questa diminuzione non si è distribuita equamente. In Africa il numero di persone che soffre la fame è aumentato, da 180 milioni ad inizi anni '90 ai 230 milioni attuali. Oxfam chiede quindi ai leader di tutto il mondo di mettere in campo risorse e azioni per garantire che l'obiettivo "fame zero" entro il 2030 non rimanga una chimera».

Fame zero: non senza le donne

Per raggiungere l'obiettivo di azzerare la fame, è necessario siano coinvolte le donne, le quali rivestono un ruolo determinante ovunque, in special modo in Africa e nei paesi poveri. Oxfam è convinta che dare pari opportunità a uomini e donne, nel mondo, ridurrebbe di 150 milioni il numero di persone che soffrono la fame.

Ad Expo Milano 2015, per l'Oxfam Day, che coincide con la giornata dedicata alle Rural Women, giunge Birtukan Tegegn, contadina etiope. Tegegn è divenuta Food Female Hero in Etiopia nel 2013.

Sarà a Milano, ha comunicato il direttore Oxfam Barbieri, per: «chiedere ai leader di tutto il mondo di dar prova della stessa determinazione e della stessa forza che ogni giorno milioni di donne mettono in gioco per assicurare una vita dignitosa alle proprie famiglie e alle proprie comunità».

Le richieste Oxfam al Premier Renzi

Oxfam Italia, alla vigilia della Giornata Mondiale dell'Alimentazione, chiede al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, di farsi carico a livello nazionale e internazionale, di tre impegni per combattere la fame e la disparità.

Anzitutto sostenere i piccoli produttori agricoli, attraverso l'aiuto pubblico allo sviluppo, per ridurre la povertà degli agricoltori.

Quindi Oxfam chiede che si metta fine alla vergognosa pratica del land grabbing, che consta dell'accaparramento di terre di altri Paesi esteri, per produrre biocarburanti o cereali come scorte nazionali. Pratica che spesso viola i diritti umani, come il diritto delle comunità locali ad avere pieno accesso delle risorse naturali del proprio territorio.

Terza richiesta riguarda il contrasto ai cambiamenti climatici, che affamano i poveri. A Renzi Oxfam Italia chiede di promuovere impegni ambiziosi per la riduzione delle emissioni di CO2, alla prossima conferenza ONU sul clima di Parigi prevista per il mese di dicembre.

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