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'La civiltà del pane', per indagare i sapori e le società del pane

Un programma di ricerca italiano che incrocia il dibattito europeo sul pane a Expo 2015

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Pani

Il pane. Lo mangiamo tutti i giorni. Oppure l'abbiamo bandito dalla nostra dieta perché "fa ingrassare". Ma sarà poi vero, se l'UNESCO l'ha inserito nella lista dei prodotti patrimonio immateriale dell'umanità? Le nostre città sono piene di panetterie. Quanti pani esistono: decine, centinaia, migliaia.

Il pane. Non è una prerogativa solo italiana. In tutta Europa esistono ricette e tradizioni diverse. Il pane è anche l'elemento di base con cui si misura lo stato di salute di una nazione, della sua popolazione. Un indicatore di base della civiltà. Se non c'è neanche il pane...

Ecco perché l'Unione Europea ha deciso di parlarne nel suo Padiglione, attraverso il film animazione "La Spiga d'Oro". Un cortometraggio che vede come protagonisti una ricercatrice del Joint Research Centre, Sylvia, un agricoltore, Alex. Il loro punto in comune diventa il pane al miele.

La civiltà del pane

Il progetto "La civiltà del pane" nasce nel 2013 come progetto multidisciplinare e terminerà nel 2016, incrociandosi con l'Expo 2015 di Milano.

Un impegno dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, che prevede un percorso di studio storico-documentario e culturale. Studiare la storia del pane, della sua produzione, degli usi e costumi delle popolazioni nati intorno al pane. Le tecniche panificatorie, le farine, i sapori.

Molti gli enti e le aziende impegnate nel progetto di ricerca. CAST alimenti fornisce i suoi docenti e allievi, Centro studi Longobardi, gruppo Esselunga, Federazione italiana panificatori, Unione regionale panificatori lombardi, Sindacato panificatori della provincia di Brescia.

Tra gli Enti istituzionali patrocinatori della ricerca citiamo: il Parlamento Europeo, la FAO, l'UNESCO, Padiglione Italia, Expo Milano 2015, ExpoLab, Le università per Expo 2015.

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