Il Padiglione Brasile ad Expo 2015
Il titolo del Concept è "Sfamare il mondo con soluzioni"
Il Brasile è stato il 124° paese a dare la sua adesione ufficiale, come paese partecipante ad Expo Milano 2015 nel mese di marzo 2013, da parte della Presidente brasiliana Dilma Rousseff al nostro Presidente del Consiglio di allora.
Il Brasile vive un momento di forte crescita del PIL nazionale dovuto a una pluridecennale stagione di sviluppo. Sia sul piano tecnologico e scientifico che di miglioramento della propria immagine all'estero, riuscendo ad attrarre investimenti importanti. Il mercato dell'auto e delle telecomunicazioni sono in grande espansione, come il resto dei settori, tra cui quello agricolo e alimentare. Certamente questa espansione e miglioramento sociale non è ancora riuscito a coinvolgere tutte le fasce della società. Una parte della popolazione resta esclusa dal cambiamento, con la conseguenza che lo scollamento dal progresso del Paese possa risultare permanente.
Architettura del padiglione Brasile
Realizzato dallo studio Arthur Casas il padiglione occupa una superficie di 4133 metri quadri. L'installazione più importante del padiglione è l'enorme rete calpestabile. Il suo significato risiede nella decentralizzazione e fluidità della società brasiliana e mondiale, visti come valori ed elementi non negativi, ma positivi e generatori di opportunità nuove e inesplorate.
Il Concept "Sfamare il mondo con soluzioni"
Lo sviluppo agroalimentare avvenuto nel paese latino americano, il quale si pone tra i paesi con maggiore produzione agricola al mondo, è avvenuto grazie al parallelo sviluppo di nuove tecnologie. Questo sviluppo tecnologico è poco conosciuto e per il Brasile, Expo 2015 con il tema "Nutrire il pianeta, Energia per la vita" è la giusta occasione per mostrare al mondo i progressi fatti.
Il nome del padiglione "Sfamare il mondo con soluzioni" è prima di tutto un'esigenza per il popolo brasiliano e ora vuole essere una risorsa anche per gli altri paesi del pianeta. Il Brasile è presente all'Esposizione del 2015 come partner tecnologico affidabile per altre nazioni, grazie alle recenti innovazioni. Anche la cultura brasiliana è mostrata in tutta la sua complessità sociale che dà vita a una varietà culinaria davvero insolita. Il Brasile mescola in se popolazioni provenienti da ogni parte del mondo, dall'Europa e dall'Asia, come dall'Africa. Conosce bene cosa può generare l'incontro e la fusione culturale dei differenti popoli. Il padiglione vuole essere un impegno affinché a tutti sia garantita un'alimentazione sana e soddisfacente.
Brasile nuovo leader dell'agroalimentare mondiale
Secondo il recente studio della OECD/FAO a proposito delle prospettive di sviluppo agroalimentare del pianeta nel periodo 2015-2024, il Brasile ha tutte le carte in regola per mantenere un ruolo da leader nelle esportazioni di alimenti per i prossimi dieci anni e fare fronte alle richieste alimentari di una popolazione in crescita demografica.
Il Paese verde-oro negli ultimi 40 anni è cresciuto enormemente. Il settore agro-alimentare è passato dai 30 milioni di tonnellate di prodotti a 180 milioni, senza aumentare le aree di terreno dedicate alla coltivazione, semplicemente grazie alle nuove tecnologie. I territori coltivati a cereali, ad esempio, sono aumentati del 41%; contemporaneamente la produzione è aumentata del 223%.
Il Paese latino americano è diventato nel 2013, il primo paese produttore di soia, strappando il primato agli Stati Uniti d'America. La FAO ha riconosciuto il Paese come secondo più importante in materia di esportazioni di zucchero, succo d'arancia e caffè. In fine, si è posizionato come uno dei principali esportatori di pollame al mondo.
I progressi conseguiti dal Brasile sono stati ottenuti preservando la biodiversità del vasto territorio brasiliano, grazie a investimenti mirati alla sostenibilità dello sviluppo agro-industriale.