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Omaggio teatrale di Michele Placido e Ambra Angiolini alla Puglia

Una serata tra mito e leggenda per onorare i Grifoni di Ascoli Satriano all'Auditorium di Padiglione Italia

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Placido e Angiolini con i Grifoni

Michele Placido e Ambra Angiolini si sono esibiti all'Expo Milano 2015 presso l'Auditorium del Padiglione Italia, il 26 agosto scorso. Un grande successo di pubblico per lo spettacolo teatrale che portava in scena un'opera non semplice: "Mistero, Mito e Poesia - Poetica da Saffo a Euripide".

La rappresentazione teatrale si è svolta nell'ambito della settimana di promozione del territorio pugliese all'Esposizione di Milano, dal titolo "Puglia. Tutta la luce del mondo". Settimana svoltasi dal 21 al 27 agosto, presso lo spazio 2 del Padiglione Italia.

L'attore e regista Michele Placido, con questa opera, ha voluto rendere omaggio alla sua terra e agli "Ambasciatori di Puglia", i Grifoni di Ascoli Satriano (paese di nascita dell'attore/regista), una delle 6 opere d'arte che all'Expo 2015 rappresentano il patrimonio artistico italiano.

Così ha commentato i Grifoni Michele Placido: «I Grifoni sono dei capolavori che contraddistinguono la nostra cultura, che è quella della Magna Grecia, culla della civiltà. Quando ero piccolo mio padre, che faceva il geometra, ci portava a casa i cocci, i vasi, che rinveniva sui terreni. Non ne abbiamo conservato neppure uno, non ne capivamo l'importanza. Ora questa scultura è considerata uno dei capolavori assoluti della magnificenza dell'arte greca ma soprattutto il reperto archeologico più importante ritrovato negli ultimi trent'anni. Questo capolavoro ce lo invidiano tutti. Ora deve diventare punto di riferimento simbolico della rinascita culturale pugliese e non solo, dell'intera Italia. Bisogna investire nella cultura, formare giovani capaci di accogliere il turismo archeologico ed artistico. La Puglia può diventare un grande polo turistico e culturale, se lavoriamo bene e collaboriamo a questo progetto».

L'opera in scena

L'opera d'arte, il Trapezophoros "sostegno di mensa", in marmo dipinto risalente al IV sec a.C., raffigura due animali mitologici che azzannano una cerva. Esso è stato posto al centro della scena teatrale durante l'esibizione di Placido, mentre interpretava alcuni brani di Omero tratti dall'Iliade e dall'Odissea; altri brani tratti dalle opere della grande poetessa Saffo.

Il pubblico ha potuto ascoltare amori mitici, rivedere paesaggi lirici, ripercorrere storie di coraggio e d'amicizia di tempi lontani, grazie alla maestria di Michele Placido. Ambra Angiolini ha raccontato la tragedia greca più famosa, la Medea di Euripide. Una tragedia al femminile, che racconta la storia di una donna vendicativa, barbara e infanticida. «Medea — commenta l'attrice — è la scommessa per eccellenza il simbolo del bene e del male, della vita e della morte, ed è un personaggio con cui ogni attrice ha paura di scontrarsi. Medea è tutte noi: Euripide era riuscito a scavare laddove nessuno aveva avuto il coraggio di farlo, nella parte più profonda di una madre che genera e che, come spesso purtroppo leggiamo, toglie, negando la possibilità di vita».

La storia del tombarolo pentito

Il reperto archeologico è legato alla storia del tombarolo che la ritrovò tra il 1976 e il 1977. Questi, in punto di morte, decise di rivelare agli investigatori l'importante scoperta da lui fatta, così che il reperto potesse essere ritrovato. Le indagini non furono semplici, l'opera in marmo è passata di mano in mano, di mercante in mercante. Grazie alla costante investigazione e alla bravura degli inquirenti italiani, i Grifoni sono stati ritrovati presso il J. Paul Getty Museum di Malibu in California, il quale lo aveva acquistato per 5 milioni e mezzo di dollari.

Dopo una assenza lunga trent'anni, dal 2007 il Trapezophoros è in Italia e nel 2010 è stato trasferito ad Ascoli Satriano dove fu trafugato dal tombarolo pentito. Il merito del ritrovamento va al Comando dei Carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale, che da decenni lavora instancabilmente per riportare in Patria il nostro patrimonio depredato da persone avide di denaro.

Da Aprile 2015 il capolavoro è stato trasferito a Expo Milano 2015 per rappresentare la cultura e la storia millenaria dell'Italia. Esso è in mostra a Palazzo Italia fino al 31 ottobre, insieme a "La Vucciria" di Guttuso, "L'Ortolano" di Arcimboldo e altre opere.

Ascoli Satriano

Il Comune di Ascoli Satriano si trova in provincia di Foggia, al confine con la Campania, a pochi chilometri dall'uscita autostradale Candela della A-16. Oppure dalla A-14 uscire a Foggia e proseguire sulla SS655.

Il piccolo paese si trova a quasi 400m sopra il livello del mare: d'inverno non è rara la neve. La sua storia risale all'età neolitica, le cui tracce sono state ritrovate in località Lagnano da Piede e sull'Ofanto. Il Trapezophoros è esposto presso il Museo Civico-Diocesano della cittadina.

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