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Giornata Internazionale contro la povertà: sconfiggerla si può

Costruire un futuro sostenibile insieme per porre fine alla povertà è il tema scelto per il 2015, anno dell'Agenda 2030

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sostegno ai giovani poveri

Il 17 ottobre è dal 1993 la Giornata Internazionale per l'eradicazione della Povertà. Tema dell'edizione 2015 "Costruire un futuro sostenibile: insieme per porre fine alla povertà e alla discriminazione".

Il 2015 è un anno significativo per la lotta alla povertà. Di recente, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha approvato l'Agenda 2030 che pone gli obiettivi dell'umanità per i prossimi 15 anni. 17 nuovi ambiziosi obiettivi che si rifanno agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, adottati nell'anno 2000.

Tra gli obiettivi dell'Agenda 2030, altrimenti conosciuta con il nome di agenda per lo sviluppo post-2015, proprio la sconfitta della povertà e della fame. Due problemi un'unica soluzione. Sconfiggere la povertà è, infatti, il presupposto essenziale per sconfiggere la fame. Si tratta di giustizia. Ed ecco perché il tema di quest'anno parla di discriminazione, perché un singolo, una società, un popolo che vive nella povertà è Discriminazione. È decidere chi deve vivere e chi deve morire. Forse qualcuno no sa che di povertà si muore?

Una realtà complessa

Irina Bokova, Direttore Generale dell'UNESCO, nel suo messaggio per la giornata internazionale, ha definito la povertà come «una realtà complessa, ma non inevitabile». La povertà colpisce tutto il mondo, nel nord, come nel sud del pianeta. Tutti i continenti hanno le loro aree di povertà e chi ne soffre di più sono le donne, afferma Irina Bokova.

I cambiamenti climatici, le crisi finanziarie e di economia reale, i conflitti armati, generano «nuovi poveri in ogni società». E davvero ogni società è colpita dalla povertà. Un ritorno della povertà generalizzata è visibile anche in Italia, dove addirittura i bambini fanno fatica a mangiare tutti i giorni, tanto da aver costretto il Governo a varare nuove misure anti povertà. In Europa la Grecia vive una situazione di povertà drammatica, che riporta la memoria alla seconda guerra mondiale: file di persone in coda per ricevere aiuti alimentari.

Combattere la povertà questione di dignità

«Per l'UNESCO, l'eradicazione della povertà è una pietra miliare nella lotta per i diritti umani e la dignità umana. Combattere la povertà in modo sostenibile — continua Bokova — richiede che si forniscano tutti gli strumenti per essere autonomi e affermarsi come soggetti attivi per tutta la vita».

L'educazione scolastica è certamente una delle strade più utili per acquisire quelle conoscenze che rendono le persone autonome.

    In Lesotho, ad esempio, un programma governativo rivolto ai bambini, aiuta le madri a prendersi cura dei figli. I giovani vanno a scuola e oltre a studiare matematica, lingue e le altre materie di base, studiano agricoltura. In questo modo apprendono alcune tecniche di base per coltivare la terra. I giovani avranno così modo di applicare le tecniche di coltivazione a casa, aiutando così la propria famiglia a sostenersi in modo indipendente.

La povertà si può sconfiggere: il caso Brasile

Il Brasile è un caso emblematico di come la povertà si può sconfiggere. Attraverso il programma pluriennale Bolsa Familia e il progetto "Brasile senza povertà assoluta", il Paese latino americano è stato in grado di sradicare totalmente la povertà assoluta dalla società. Grazie a una card sociale gestita dalle donne a favore di tutta la famiglia, si è garantita la sussistenza minima e la scolarizzazione dei bambini. Il piano brasiliano ha previsto investimenti del solo 0,5% del PIL nazionale annuo, con un ritorno in termini di benefici diffusi enorme.

Expo 2015 e l'alimentazione

La giornata internazionale di lotta alla povertà cade il giorno successivo alla Giornata Mondiale dell'Alimentazione, che quest'anno si è svolta ufficialmente all'Expo Milano 2015. Presenti il Segretario Generale dell'ONU Ban Ki-Moon ,il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, il direttore generale della FAO Graziano Da Silva, vari Capi di Stato e reali.

E l'alimentazione è il tema centrale dell'Esposizione Universale di Milano. Si è dibattuto in ogni modo di alimentazione. Il tema della fame, della povertà e della dignità più volte è stato al centro, passando anche attraverso la voce degli agricoltori: primi produttori di cibo.

La Carta di Milano, consegnata a Ban Ki-Moon il 16 ottobre, è il lascito immateriale e allo stesso tempo più tangibile di Expo Milano 2015. Il primo punto della Carta afferma proprio che tutti hanno diritto ad accedere a una quantità sufficiente di cibo. Si riconoscono le diseguaglianze nelle possibilità e nelle opportunità tra i popoli. La Carta di Milano è un impegno concreto in linea con l'Agenda 2030, un utile documento per sconfiggere fame e povertà partendo dalla diffusione delle conoscenze e non dagli aiuti assistenziali.

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