Facebook NewsExpo   Google+ NewsExpo   NewsExpo   Youtube account   Delicious account

La comunità scientifica raccoglie le eredità di Expo 2015

Necessario un coordinamento internazionale per la ricerca alimentare affermano

    icona css3menu.com    icona css3menu.com

convegno

Il 27 ottobre è stato tempo per i rappresentanti delle istituzioni scientifiche che hanno supportato con le loro iniziative Expo Milano 2015, di presentare il contributo finale all'Esposizione di Milano e più in generale ai temi dell'alimentazione e della cosiddetta food security.

Ad organizzare l'incontro la presidente del Comitato Scientifico per Expo 2015 del Comune di Milano, Claudia Sorlini, che ha sintetizzato quelli che sono i temi intorno ai quali la comunità scientifica ha dibattuto in questi sei mesi: miglioramento della produzione alimentare, la qualità degli alimenti, l'accesso al cibo per tutti, la difesa della salute e le innovazioni per uno sviluppo sostenibile e per divulgare buone idee e buone pratiche.

All'evento hanno partecipato i rappresentanti della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'Analisi dell'Economia Agraria (CREA), dell'Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie l'Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA).

La ricerca alimentare è frammentata

Tra i partecipanti troviamo il vice commissario del Padiglione Unione Europea a Expo 2015 Giancarlo Caratti. Il quale ha messo in evidenza quanto la ricerca scientifica in campo alimentare non abbia un coordinamento internazionale: «La ricerca scientifica in ambito di sicurezza alimentare è estremamente frammentata a livello globale. Occorre creare un Intergovernmental panel for food security, come esiste per il cambiamento climatico, per dare alla governance le informazioni necessarie per attuare politiche adatte».

«Non possiamo più approcciare temi separatamente — afferma Claudia Sorlini — ma ogni tematica va affrontata all'interno di un frame per ottenere uno sviluppo reale ed evitare che avanzamenti in un ambito vadano a detrazione di altri».

Università e CNR

Che bisogna fare sistema e non bisogna disperdere le conoscenze acquisite, lo afferma anche Gianluca Vago in rappresentanza dei Rettori delle Università Italiane. C'è la necessità di fare rete tra le istituzioni, per «dare una dimensione di continuità a quello che si è costruito» ha affermato.

Infine è intervenuto Francesco Loreto direttore del Dipartimento di Scienze Bio-Agroalimentari del CNR, che ha fatto il punto sulle attività del CNR in Expo 2015, le iniziative educative e di intrattenimento scientifico messe in campo. Eventi di edutainment concentrati intorno alla food security, all'uso sostenibile delle risorse. Il CNR in Expo 2015 ha messo in luce il problema della desertificazione in Italia, ha anche lanciato un questionario libero in rete, al quale tutti possono partecipare, che prende il nome di "Future for food, Food for future", presentato a Piazzetta Irpinia il 17 luglio scorso.

freccia su