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Settimana del Sahel e dell'Africa Ovest all'Expo 2015

Una settimana per conoscere meglio l'Africa e le sue opportunità

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locandina

Expo Milano 2015, su iniziativa dell'Unione Europea, ospita la Settimana del Sahel e dell'Africa Ovest. Dal 26 al 30 ottobre, il Sito Espositivo e il Palazzo delle Stelline in centro a Milano, daranno ampio spazio all'Africa e ai suoi contenuti.

Il 'Sahel & West Africa Week' è un appuntamento annuale per i Paesi Membri del West Africa Club e della fascia del Sahel. Ma anche per i partner commerciali interessati a sviluppare nuovi rapporti nell'area. Uno spazio informale, unico nel suo genere, nel quale scambiare esperienze, analisi, fare rete e costruire rapporti di collaborazione.

Expo Milano 2015, il cuore dell'Europa e l'alta concentrazione di nazioni presenti, sarà utile per attrarre quanti sono interessati a scoprire nuove opportunità in campo alimentare, condividere politiche di sicurezza alimentare innovative, far conoscere il ruolo delle donne nella costruzione di attività sostenibili.

Il programma

Tre i luoghi dove si svolgerà la settimana del Sahel e Africa Ovest. Padiglione Unione Europea e Padiglione Austria all'interno di Expo Milano 2015, Sala Manzoni presso il centro congressi Palazzo delle Stelline a Milano.

Il 26 e il 27 ottobre saranno i giorni del Forum del Sahel e Africa dell'Ovest. In particolare il 26 ottobre si parlerà dei cambiamenti in corso nell'area geografica da un punto di vista urbanistico e climatico, e degli impatti di tali cambiamenti sulla sicurezza alimentare. Il 27 ottobre è dedicato alla resilienza e alle esperienze di riadattamento delle donne nel contesto sociale. Si dibatterà di politiche innovative per la sicurezza alimentare, di pari opportunità in Africa.

    Il 28 ottobre la sede diventa il Padiglione dell'Austria, giorno in cui si riunirà il boarding del Sahel and West Africa Club: Strategy and Policy Group. Seguirà un seminario dedicato alle Società Civili dell'Africa Ovest e dell'Europa, circa la resilienza nel Sahel.

Il 29 e 30 ottobre il palazzo delle Stelline, nella zona centrale di Milano, diventa l'ultima sede della settimana di incontri, con un programma molto fitto. Il 29 ottobre è prevista una sessione speciale dedicata alla rete di prevenzione delle crisi alimentari RPCA. Saranno presenti numerosi esperti di vari enti e organizzazioni internazionali, tra le quali ricordiamo l'Oxfam. Il 30 ottobre si incontrano i membri del Senior Expert Group, a tre anni dall'adozione della Roadmap regionale AGIR nell'aprile 2013. Un incontro per fare il punto su quanto è cambiato grazie alla NRP-AGIR.

Crescita nell'Africa dell'Ovest dal 1950 a oggi

La popolazione dell'Africa, nella parte ovest del continente, è passata dai 73 milioni del 1950 ai 367 milioni attuali. Gli abitanti nelle zone urbanizzate sono aumentati di circa 30 volte, passando dai 5 ai 150 milioni. E per il 2050 è previsto un raddoppio della popolazione.

La crescita della popolazione e la spinta verso l'urbanizzazione, hanno cambiato la geografia umana ed economica dei territori interessati. Le grandi città oggi sono collegate a una rete di piccole e medie cittadine poste tutto intorno.

Lo stravolgimento dei territori ha avuto delle ripercussioni anche sull'attività agricola e sulla sua evoluzione economica. Infatti, mentre nel 1950 il 90% della popolazione svolgeva un'attività agricola, nel 2010 siamo scesi al 50%.

Nonostante ciò, gli attuali coltivatori sono riusciti ad aumentare la produzione, anche se la commercializzazione avviene ancora attraverso filiere informali. Tra il 1980 e il 2010 la crescita della produzione agricola si è attestata in un modesto 3.7%.

La denutrizione è calata del 44%, ma molto resta ancora da fare. La sicurezza alimentare resta molto precaria. La Regione inoltre, è chiamata a confrontarsi con cambiamenti climatici che hanno impatti negativi sull'agricoltura, sull'accesso al cibo e la resilienza. In particolare la desertificazione e la siccità.

Cosa è il West Africa Club

Il Club dell'Africa dell'Ovest e dell'area geografica del Sahel (SWAC) è una piattaforma internazionale, dedita al dialogo sulle politiche e analisi della Regione denominata West Africa. Esso si compone di 17 nazioni riunite nell'ECOWAS, UEMOA e CILSS. Creato nel 1976, è l'unica realtà internazionale completamente dedicata all'area geografica dell'Africa Ovest. Lo SWAC è membro dell'Organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo, OECD.

Sono oltre 100 gli stakeholders che partecipano alla piattaforma SWAC. Si tratta dei Governi delle nazioni del Club, organizzazioni regionali, associazioni professionali e della società civile, centri di ricerca e partners di sviluppo.

Il Segretariato dello SWAC facilita il dialogo tra le parti, promuove la condivisione delle conoscenze, provvede alla realizzazione di analisi indipendenti ed ha la funzione di raccomandare alcune linee guida.

Allo SWAC è dato il compito di coordinare il Food Crisis Prevention Network (RPCA) e la Global Alliance for Resilience (AGIR). Quindi lavora in supporto alle iniziative dei Membri, per favorire lo sviluppo della regione.

Membri dello SWAC sono: Austria, Belgio, CILSS, ECOWAS, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Svizzera, UEMOA, USA.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale dell'Organizzazione internazionale: www.westafricagateway.org/

Cosa è RPCA

Il Food Crisis Prevention Network è una rete internazionale per la cooperazione e il coordinamento nei campi della sicurezza nutrizionale e della resilienza. Si basa su un rapporto di consultazione, dialogo e analisi tra i membri della rete, che insieme gestiscono eventuali crisi alimentari della regione. ECOWAS e UEMOA forniscono la leadership politica; il Segretariato esecutivo del CILSS e il Segretariato dell'ECOWAS, sono incaricati di gestire la parte tecnica del network.

Cosa è AGIR

Il Global Alliance for Resilience - Sahel and West Africa, è una struttura di lavoro, nata con l'obiettivo di sconfiggere la fame nei prossimi venti anni: "Zero Hunger". Ne fanno parte tutte le 17 nazioni dello SWAC ed hanno adottato una Roadmap Regionale che specifica gli obiettivi e i principali orientamenti dell'Alleanza. A partire dalla Roadmap, i Paesi aderenti hanno stabilito delle priorità nazionali per la resilienza. ECOWAS, UEMOA e CILSS, detengono la leadership politica e tecnica. Il Segretariato dello SWAC si occupa del supporto tecnico.

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