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Il 28 maggio firma dell'accordo sindacale per il lavoro in Expo

Un accordo tra Expo 2015 spa, le OO.SS, e i sindacati CGIL, CISL e UIL per garantire il salario e i diritti dei lavoratori

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Dal cantiere Expo 2015

Expo Milano 2015 spa, nella figura del Commissario Unico delegato del governo Giuseppe Sala, i rappresentanti delle sigle sindacali CGIL CISL e UIL, il 28 maggio firmeranno gli accordi che avranno cura di regolare i rapporti di lavoro e sindacali all'interno del Sito Espositivo in fase di costruzione. Alla firma sono invitati a partecipare e aderire tutte le aziende appaltatrici, i Partecipanti (ufficiali e non ufficiali).
    Gli accordi, ai quali si potranno aggiungere "ulteriori interventi istituzionali" - si legge nel comunicato stampa - serviranno a regolare le assunzioni e in generale i rapporti di lavoro all'interno del Sito, sia per quanto riguarda la fase di cantierizzazione dell'Expo che le fasi di gestione operativa del Sito.
Grande attenzione sarà rivolta alla regolarità retributiva e contributiva per far sì che non alberghi l'ombra del lavoro nero o sotto pagato. In generale, si legge nel comunicato, sarà garantita "un’adeguata e uniforme tutela dei lavoratori".

Le previsioni di occupabilità

Le previsioni parlano di 4000 posti di lavoro attivati da ora in avanti dai Partecipanti ufficiali e non ufficiali, che hanno iniziato i lavori di costruzione dei loro padiglioni. Quando si parla di Partecipanti ufficiali, si fa riferimento alle Nazioni che prenderanno parte all'evento con un loro progetto di padiglione. Ciò vuol dire che molti materiali mezzi e personale, verranno "importati" dal proprio territorio, come è anche giusto che sia: i progetti dei padiglioni sono stati realizzati da team internazionali (architetti, ingegneri, ricercatori universitari) attraverso regolari bandi di concorso. Le singole nazioni porteranno la propria chiave di lettura dell'Expo e quindi realizzeranno le strutture con materiali (legno e altro) del proprio territorio ed ecco perché utilizzeranno personale tecnico proprio.
    Esiste comunque un catalogo dei fornitori dal quale i partecipanti potranno attingere aziende italiane con specifiche competenze.
Tra 9mila e 10mila lavoratori saranno impiegati per la fase di gestione dell'Expo, mediante gli appalti già assegnati e quelli ancora da assegnare.
    A questi bisogna aggiungere gli operai e i tecnici che già lavorano e lavoreranno nella fase di cantierizzazione del Sito.

Quote di assunzione riservate all'Expo

Expo 2015 spa rivolge particolare attenzione a quanti sono in cassa integrazione, in mobilità o disoccupati a seguito di licenziamento e inoccupati. Tali categorie avranno quote di assunzione riservate. Attraverso le normative vigenti in materia di lavoro flessibile, si utilizzeranno i contratti di apprendistato e i contratti a tempo determinato per stimolare l'occupazione giovanile.

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