Napoli è viva e anche il suo mare è vivo. Basta affacciarsi sulla passeggiata del lungomare per notare decine di pesci nuotare tra i verdi scogli.
Eppure guardarlo è triste. Dovrebbe portarti allegria, distensione, ma... un velo di spazzatura ricopre la superficie del mare di Napoli. Questa è la tristezza che ti prende al cuore.
Non ti lascia un bel ricordo.
Eppure non si può dire che la colpa è delle istituzioni. Nemmeno puoi dire è colpa dell'inquinamento provocato dalle barche. La spazzatura che vedi è dovuta a quanti passeggiano sul lungomare, che usano le acque come discarica delle bottigline d'acqua consumate. Usano il mare di Napoli per gettarci le bottiglie di vino e di birra dopo essersi ubriacati da soli e in compagnia.
Quindi quella tristezza che si vede ricoprire, come un velo, il mare di Napoli, non è la tristezza del 'mare di Napoli inquinato', piuttosto la tristezza di quanti buttano i loro oggetti in mare. E trasferiscono questa loro tristezza, questa loro bruttezza, al bel mare partenopeo.