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"Come definisce Martin Heidegger la filosofia del linguaggio? Sintesi da 'In Cammino verso il linguaggio'"

Nel presente paragrafo presentiamo la prospettiva di Martin Heidegger secondo l’opera In cammino verso il linguaggio. Dal ciclo di conferenze raccolte in Unterwegs zur Sprache, prenderemo spunto anche per un discorso filosofico intorno la famiglia che troveremo nel primo capitolo.

3.1 - Cosa è il linguaggio per Heidegger

Il linguaggio è linguaggio per Heidegger perché egli non vuole andare avanti, ma «giungere là dove già siamo».1 Intorno al linguaggio cosa si può dire se già siamo presso di lui? La risposta è: «il linguaggio parla». Per «dimorare» presso il linguaggio dobbiamo allora inoltrarci dentro il parlare. Sembrava che Heidegger, al contrario degli altri esploratori, fosse riuscito, unico, ad arrivare non solo all’essenza del linguaggio, pure a spiegarla. Credevamo possedesse una magica mappa già pronta e a lui solo donata, la quale lo avesse condotto tosto alla fonte che tutti bramano. Così non sembra essere. Non osiamo togliere nessun merito a Heidegger, egli al contrario ha il pregio di intraprendere l’esplorazione in modo del tutto originale. Dobbiamo inoltrarci nel

  • «parlare del linguaggio per prender dimora presso il linguaggio; nel suo parlare, cioè, e non nel nostro».2

É questo il modo originale di esplorare la foresta del linguaggio da parte di Heidegger. Questi sa che il suo cammino esplorativo può riuscire come non avere successo. Il linguaggio può rivelare, come non rivelare «la sua essenza».

Per Heidegger è la foresta, nella quale anche noi ci stiamo inoltrando, che deve indicare la via all’avventuriero. Non serve affannarsi a ricercare, senza idee chiare, la via più breve aprendosi una strada nel sotto bosco o seguendo complicati calcoli e ragionamenti logici. Lasciamo che la foresta parli, lasciamo che la foresta indichi la via. Lasciamoci condurre dal linguaggio. Noi, solo, restiamo in silenzio ad ascoltare, nella quiete della vegetazione, la sua voce. Prestando orecchio, in silenzio, alla voce del linguaggio, non rischiamo di smarrirci nella foresta. Essa invece conduce per mano il perlustratore verso il luogo desiderato e

  • «nel quale vorremmo farci di casa per trovare una dimora per l’essenza dell’uomo».3

Quale significato ha il parlare? Heidegger riassume in pochi righi le posizioni teoriche toccate nel paragrafo precedente. Il parlare significa esprimere i pensieri attraverso gli organi della fonazione e esternando i movimenti dell’anima. Per questa via tre cose sono certe: 1) «Il parlare è un esprimere»; 2) Il linguaggio è attività umana: l’uomo si esprime sempre con una sola lingua; 3)

  • «l’esprimere attuato dall’uomo consiste nel dare presenza e figura al reale e all’irreale».4

Queste posizioni sono, per l’esistenzialista Heidegger, insufficienti a «determinare l’essenza del linguaggio»5. Dove possiamo cogliere il parlare del linguaggio? In una parola già detta, perché il «parlare si è già realizzato», seppure non si esaurisce nell’essere stato detto, perché «resta custodito».6

Ma il linguaggio

  • «nella sua essenza non è né espressione né attività dell’uomo».7

É il linguaggio che parla, però, è anche l’uomo a parlare. Come Heidegger anche noi ci chiediamo quale senso dare al parlare dell’uomo. Il parlare umano è un parlare che si fonda nel parlare del linguaggio.

  • «Il parlare umano presuppone l’ascolto della chiamata. Ogni parola del parlare mortale parla sul fondamento di questo ascolto e solo come questo ascolto. I mortali parlano in quanto ascoltano».8

Allora l’uomo parla corrispondendo al linguaggio e il corrispondere si identifica proprio con l’ascoltare. L’uomo, da parte sua, deve sforzarsi d’imparare a dimorare presso il parlare del linguaggio.

  • «L’uomo, conclude Heidegger, parla soltanto in quanto corrisponde al linguaggio. Il linguaggio parla. Il suo parlare parla per noi nella parola detta».9
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Note
  1. M. Heidegger, In cammino verso il linguaggio, Mursia, Milano, 1973, p. 28. img nota

  2. Heidegger, In cammino, 28. img nota

  3. Heidegger, In cammino, 29. img nota

  4. Heidegger, In cammino, 29. img nota

  5. Heidegger, In cammino, 29. img nota

  6. Heidegger, In cammino, 30. img nota

  7. Heidegger, In cammino, 33. img nota

  8. Heidegger, In cammino, 42. img nota

  9. Heidegger, In cammino, 43. img nota