Ingrandisci testo   Riduci testo    facebook  google plus  twitter
    Home
  1. x La Coppia
  2. Convivenza per ragioni economiche e per mancanza di fede

Convivenza per ragioni economiche e per mancanza di fede: una riflessione

Spesso si convive perché non ci sono i soldi per 'fare' il matrimonio o perché ci consideriamo 'non credenti'

'Il matrimonio è solo un fatto religioso. La convivenza perché il lavoro è precario e costa sposarsi. E' così o c'è dell'altro?'

|

Coppia

- Pixabay.com -

La convivenza. È un tema complesso...

Parliamo di un uomo e di una donna che dicono di amarsi e per questo decidono di condividere la loro vita insieme, ma senza un contratto matrimoniale. Ma di fondo vivono come se fossero sposati: stesso tetto, stesso letto, unione sessuale, figli, ecc.

Si convive per tanti motivi.

  • Per ragioni economiche: "Non ci sposiamo perché costa troppo il matrimonio". freccia
  • Non ci sposiamo per ragioni ideologiche: "Noi siamo trasgressivi".
  • Non ci sposiamo, ma conviviamo perché non siamo credenti di alcuna religione. icona

E tante altre potrebbero essere le motivazioni. Per ora ci fermiamo a queste tre. Mentre il secondo caso... ha poco di cui farci discutere. Si tratta di una scelta presa per motivazioni che non ci permettono di condurre un dialogo, a mio avviso. Per gli altri due casi è possibile fare una riflessione da condividere.

Non siamo credenti

Partiamo dall'ultimo caso. Al di là dell' essere cristiani cattolici o cristiani di altre confessioni, oppure appartenenti ad altre religioni. Così come è stata costruita, non sta in piedi questa motivazione; perché in Italia il matrimonio non è solo un fatto religioso. Per lo Stato italiano e per i suoi cittadini e per quanti ci vivono, il matrimonio è disciplinato dalla Costituzione Italiana e dalle leggi dello Stato. Quindi il matrimonio non è un fatto solo religioso.

Anche molti battezzati nella chiesa cattolica decidono di non sposarsi, perché dichiarano ad amici e conoscenti, pubblicamente, di non credere in Gesù o in Dio.

Il matrimonio è un contratto sociale per tutti, credenti e non credenti. Quindi chi afferma di non volersi sposare perché si dichiara "non credente", probabilmente non ha ben chiaro proprio cosa sia il matrimonio. Oppure la sua affermazione vuole semplicemente tagliare corto, per non affermare chiaramente che egli non intende impegnarsi con un contratto sociale e legale quale il matrimonio è.

Una questione di 'scrollarsi le responsabilità'

La Costituzione Italiana parla del matrimonio dall' articolo 29 al 31. Il Codice Civile tratta del matrimonio dall'articolo 79 fino a oltre l'articolo 230, entrando nei diritti e doveri dei coniugi sotto ogni aspetto. Le responsabilità di ciascuno in caso di separazione e divorzio. Le responsabilità in caso nascano figli, la responsabilità di prendersi cura dell'altro in caso di malattie gravi, ecc.

Ecco. Con la convivenza in realtà si dice no a tutto ciò, semplicemente. Si afferma anche senza dirlo, che non ci si vuole prendere nessun impegno nei confronti dell'altro. Sì "ti amo", ma senza impegno. Se hai grossi problemi, di qualsiasi natura, mentre conviviamo, nulla mi lega a te e posso squagliarmela senza nessuna conseguenza. Non solo sul piano morale, ma più concretamente materiale. Se nasce un figlio e non voglio crescerlo avrò meno vincoli legali da affrontare. Se dopo 5 o più anni di convivenza decido di lasciarti, nessun tribunale potrà richiamarmi a obblighi di mantenimento... Mica siamo sposati.

È dire: se c'è un problema che non so affrontare, me ne vado e ti lascio ad affrontarlo da solo/a. Ti abbandono nel bel mezzo della tempesta ad affrontare da solo/a, il mare mosso.

"Il matrimonio sancisce dei diritti e dei doveri che si possono far valere davanti a un giudice. Il matrimonio tutela, la convivenza no"

Non è pieno amore

In questo caso la convivenza nasconde solo questo. Un non volersi assumere delle responsabilità nei confronti della persona che diciamo di amare. È veramente amore? Chieditelo. E chiedilo anche al tuo partner. Parlatene insieme. Se ancora non convivete ma avete deciso di farlo, parlate di ciò. Parlate di responsabilità, di impegni concreti che state scegliendo di non assumervi nei confronti l'uno dell'altro.

Scegliere la convivenza è dirsi non ti amo pienamente e fino alle estreme conseguenze. È lasciare sempre una via di fuga aperta per uscirne puliti. Niente vincoli legali, quindi nessuno strascico, nessun peso economico, ecc. ecc. Non amore pieno.

arrow up

Sposarsi costa troppo

Sempre più spesso, credenti e non credenti, affermano che il matrimonio è troppo costoso e "non ce lo possiamo permettere".

In questo caso entrano in gioco fattori culturali, di tipo sociale: papà e mamma, parenti, amici, conoscenti, ecc. "Il matrimonio, se si deve fare, deve essere come fanno tutti", si afferma.

Un peso molto forte lo ha anche la macchina commerciale che sta dietro i matrimoni. Un sistema che non solo propone e accompagna gli sposi nel loro giorno più importante, ma di fatto impone che il matrimonio si svolga in un certo modo: altrimenti che matrimonio è?

Ma quale regola e chi, impongono che il matrimonio deve implicare uno sforzo economico superiore alle possibilità della coppia, alle possibilità economiche delle famiglie di origine?

Vince una norma sociale non scritta. Quando il lavoro è precario o poco remunerato, le riserve economiche sono poche e non basterebbero a "mettere su un matrimonio", si preferisce convivere. Usare quei pochi soldi risparmiati per comprare i mobili e per il matrimonio..., si vedrà più in là.

Dove è scritto che il matrimonio deve essere sinonimo di "tanti soldi da spendere?" Decidete voi coppia! Non i vostri genitori. Non i parenti, non gli amici. Non il "così fan tutti".

Dove è scritto che la festa è bella solo se organizzata in un ristorante a 5 stelle? Va benissimo anche un ristorante ben curato e abbellito per l'occasione, ampio quanto sono gli invitati che deve accogliere.

Quale Governo stabilisce che bisogna spendere 10-15 e più Euro per singola bomboniera?

Quale legge stabilisce che per il viaggio di nozze bisogna necessariamente andare in posti esotici e spendere 8-9 mila Euro per una sola settimana di viaggio. "No, ma la crociera... Altrimenti che viaggio di nozze è?"

Che moderni tabù psicologici...

Senza rinunciare al viaggio di nozze e alla sua bellezza di momento speciale per i neo-sposi. Il viaggio di nozze si può organizzare verso una località mai visitata prima e più vicina. Si può organizzare in autonomia contattando direttamente gli alberghi, prenotando da soli i voli aerei, ecc. Un viaggio in Europa, in qualche isola vicina a poche ore d'aereo.

Sprigionate la fantasia!

Date libero sfogo alla fantasia. Potete realizzare un bel matrimonio senza spendere un patrimonio. Basta aprirsi a una nuova visione delle cose e scoprire nuove possibilità. Si viaggerà contro corrente, sì. Ma il matrimonio sarà, ora, sì davvero unico.

arrow up