Facebook NewsExpo   Google+ NewsExpo   NewsExpo   Youtube account   Delicious account

Cosa è lo Human Technopole Italy 2040

Un centro mondiale per studiare la qualità della vita, stili di vita alimentari e nuovi farmaci intelligenti

Human Technopole, l'unico centro al mondo che unisce big data, medicina e nano tecnologie in un unico centro di studi nell'ex area Expo 2015.

    icona css3menu.com    icona css3menu.com

Lo Human Technopole Italy 2040 è il progetto al centro del dopo Expo Milano 2015. Entrando in funzione, dovrebbe essere il cuore dell'eredità di quanto l'Esposizione Universale di Milano ha voluto dire al mondo circa l'alimentazione e l'energia che da essa deriva.

Lo Human Technopole vuole essere un grande centro internazionale dedicato all'alimentazione, alla genetica, ai big data e alle nanotecnologie. Ambiti apparentemente non convergenti tra loro, eppure la ricerca internazionale già oggi punta verso la loro attiva collaborazione per sconfiggere le grandi malattie del secolo.

I 1500 ricercatori internazionali, da scegliere attraverso chiamate internazionali, dovranno trovare soluzioni alle varie forme di cancro e capire come è possibile allungare l'aspettativa di vita delle popolazioni attraverso una sana alimentazione. Scoprire quale ruolo gioca il patrimonio genetico dei singoli nel contrarre malattie e nella longevità. In tutto questo le nano tecnologie saranno di notevole aiuto per la realizzazione di nuovi farmaci intelligenti. Mentre i big data, metteranno a disposizione informazioni preziose riguardo lo stato di salute di determinati popoli del mondo.

Un progetto unico al mondo

Di centri di ricerca dedicati al cibo, ai big data e genomica ce ne sono molti, nessuno al mondo li riassume in un unico luogo e progetto. Human Technopole, con una dote di 150 milioni di Euro annui e 1,5 miliardi di Euro in dieci anni, conta di essere questo primo centro capace di attrarre ricercatori di rilievo mondiale e le migliori ricerche nei campi della medicina, alimentazione e aspettativa di vita.

Il progetto occuperà circa 30 mila metri quadrati di superficie dell'ex Expo 2015, ricoprendo l'area che si trova alle spalle del Cardo e prosegue verso Cascina Triulza. In quell'area sorgono, tra gli altri, il padiglione della Polonia, dell'Ungheria, della Santa Sede e del Messico. Questi padiglioni, insieme al Conference Center e al padiglione Intesa San Paolo, farebbero da building di accoglienza per le future aree di ricerca.

Sono previsti 7 centri di ricerca:

  • Medical Genomics
  • Neurogenomics
  • Agri-Food and Nutrition Genomics
  • Data Science
  • Computational Life sciences
  • Analysis, decision and Society
  • Nano Science and Technology

Tre Facilities che sarebbero collocati nelle costruzioni di servizio Expo 2015:

  • Central Genomics
  • Imaging
  • Data Storage and High Performance Computing

L'immagine riportata sotto rende bene l'idea di dove si penserebbe di impiantare fisicamente i centri di ricerca.

- Fonte: www.iit.it -

Obiettivi del progetto

Il progetto si pone molteplici obiettivi. Tra i più importanti aiutare la ricerca scientifica nella lotta al cancro che, in Italia, colpisce 366.000 persone all'anno. Attraverso la ricerca congiunta dei 100 team di ricerca previsti, si vuole dare una risposta alle malattie neurodegenerative che colpiscono 35 milioni di persone nel mondo oggi.

A regime il centro punta a una campagna di screening genetico nazionale su circa 7000 persone all'anno. Dare vita a progetti di nutrizione preventiva, creare una infrastruttura HPC (High Performance Computing) e database di livello nazionale. Dare vita a nuove tecnologie diagnostiche per l'uomo e per il cibo. Studiare cure personalizzate.

Di cosa ha bisogno il progetto?

Il progetto ha bisogno di fondi certi per la sua realizzazione e sopravvivenza. Per questo sarà necessaria una legge di finanziamento che sia certa e stabile. Tempi garantiti per la realizzazione delle strutture logistiche e un Masterplan completo con tutte le altre iniziative che dovranno coabitare nel milione di metri quadri di spazio a disposizione.

Chi partecipa al progetto?

Il progetto è una iniziativa del Governo Italiano attuato attraverso il Ministero delle Politiche Agricole e affidato all' IIT di Genova, in collaborazione con enti di ricerca e università della Lombardia.

Affiancano l'IIT, l'Università Bicocca di Milano, il Politecnico di Milano, l'Universitas Studiorum Mediolanensis. Del Comitato fanno parte: ISI Foundation, Fondazione Edmund Mach, Istituto Neurologico Carlo Besta, Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Ospedale San Raffaele, Istituto Nazionale dei Tumori, CREA, Istituto Europeo di Oncologia, Istituto Clinico Humanitas, CINECA, PTP, INGM.

Sotto puoi vedere quello che si prevedrebbe essere l'organizzazione schematica dello Human Technopole. (Fonte: www.iit.it, ansa.it, Mipaf)

- Organigramma Human Technopole -

freccia su