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Palazzo Donn'Anna

Scheda Fotografie

Luogo: Posillipo
Data:
Formato: 800 x 600
DPI: 300
Compressione: JPEG Progressive
Qualità 70 - subsampling OFF

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Palazzo Donn'Anna a Posillipo

Un pezzo di storia partenopea schiaffeggiato da generazioni a cui non piace più la bellezza

Palazzo Donn'Anna una perla del panorama costiero di Posillipo e del Golfo di Napoli, da valorizzare meglio.

Io penso che chiunque guarda palazzo Donn'Anna ed è capace di andare oltre lo spettacolo della sua visione, si domanda anche perché una meraviglia del paesaggio costiero di Napoli, una perla per l'intero quartiere di Posillipo, debba rimanere in quello stato di bruttezza.

Sembra proprio che ai napoletani la bellezza non vada a genio. Preferiamo la bruttezza. Le cose se sono nuove vanno immediatamente "sgarrupate"; se sono antiche e in stato di abbandono, tali devono rimanere e anzi: "Speriamo ca' se ne cadono ampressa ampressa".

Palazzo Donn'Anna porta il nome di chi l'ha voluto: Anna Carafa. Ha speso una fortuna per costruirlo e 400 operai nella prima metà del '600 si impegnarono per renderlo il palazzo della vice regina di Napoli. Se Donna Anna lo vedesse ora, morirebbe per la seconda volta.

Palazzo Donn'Anna così com'è oggi, è bello da vedere da lontano, nell'insieme del panorama. Da vicino è uno schifo. Un complesso pericolante. Abitato forse per il 25% e per contrasto proprio nelle parti più belle, per il resto ricoperto di erbacce che crescono tra le pietre di tufo.

Un cartello posto in basso, ricorda ai curiosi che dall'alto c'è il pericolo di "caduta massi". Addirittura.

Palazzo Donn'Anna, un pezzo di Storia di Napoli, schiaffeggiato dalle attuali generazioni a cui la bellezza non piace.