Un ricordo in bianco e nero dell'evento 'L'Unione fa la pizza più lunga del mondo', attraverso il quale non si è inteso solo battere il record della pizza più lunga del mondo. Con l'evento si è voluta rilanciare e rafforzare l'iniziativa del Comitato l'Arte dei pizzaiuoli napoletani patrimonio dell'Unesco. Un milione e mezzo le firme già raccolte e migliaia quelle che si sono aggiunte il 18 maggio 2016, durante la preparazione della speciale pizza.
Speciale non solo per la lunghezza. La pizza è speciale se fatta con acqua, farina, salsa di pomodoro, olio di oliva extra vergine, mozzarella. Vi domanderete cosa c'è di tanto speciale in alimenti così basilari? Tutto. Non è scontato l'uso di tali alimenti nella preparazione della pizza. Nel mondo sono migliaia le copie mal fatte della pizza, vendute come tali.
Come ogni alimento autoctono, poi, solo lì dove è nato può essere unico. Questo è risaputo, non basta seguire con rigore liturgico le ricette, per dare vita a un piatto identico all'originale. Bisogna usare i prodotti della terra dove il cibo è nato. La pizza è nata a Napoli. Ha il sapore che ha, squisito oltre ogni fantasia possibile alla mente umana, perché si usa l'acqua di Napoli. Eccellente e facile da digerire perché si usano le farine campane, il pomodoro e la mozzarella e l'olio campani.
Non siete mai stati a Napoli? Allora non avete mai assaggiato la pizza forgiata dall'Arte dei Pizzaiuoli Napoletani, che ambisce a diventare Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità.