“Lucianina” Littizzetto, insostituibile al Festival di Fabio Fazio

Una biografia della comica più stravagante del panorama italiano: attrice, scrittrice, doppiatrice, cantante...

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   Riconfermata al Festival di Sanremo per la seconda volta consecutiva Luciana Littizzetto, l'artista comica, donna, italiana, più prolifica; tra i volti comici più conosciuti della televisione e la radio.
Luciana Littizzetto nasce a Torino dove i genitori gestiscono una latteria, nella quale lavorerà per molti anni venendo a contatto con le persone più disparate che ispireranno la sua arte comica in futuro. Studia pianoforte al conservatorio dove si diploma nel 1984 e nel 1990 consegue la laurea in materie letterarie.
Intanto insegna musica alle scuole medie e parallelamente segue “L'Istituto d'arte e spettacolo” (I.D.A.S.) di Moncalieri, diretto da Arnoldo Foà. Nascono quì i suoi primi spettacoli di cabaret, esibendosi in vari locali torinese e riscuotendo un discreto successo. Inizia l'attività di doppiatrice presso la “Delta Film” per soap opera e telenovelas. Nel 1991 la sua prima esperienza televisiva nel programma “Avanzi” di Serena Dandini su Rai Tre. Gli impegni artistici sono troppi e grazie all'aiuto di una agenzia milanese, può lasciare l'insegnamento per dedicarsi completamente alle sue iniziative artistiche.

L'ascesa verso il successo
Insegnante, cabarettista, doppiatrice e autrice/attrice di teatro, dove presenta lo spettacolo “Parlami d'amore Manù”: siamo nel 1993. In quell'anno partecipa alla trasmissione condotta da Claudio Bisio e Athina Cenci “Cielito lindo”, nella quale è Sabrina. Esordisce in radio nel programma di Chiambretti “Hit Parade”, su Radio Due. La sua presenza in Rai continua nel 1995 con “Letti gemelli” su Rai Tre; nel 1996 su Radio Due è in onda la sua radiocommedia “Giada”; nel 1997, con Bruno Gambarotta, conduce “Single”.
Tra il '97 e il '98 la troviamo: in Mediaset nel programma “Ciro, il figlio di Target”; compare in varie puntate di “Mai dire gol” dove introduce il personaggio Lolita la ninfomane e sul set cinematografico di “Tutti giù per terra” . Nel 1999 è nel film “E allora Mambo!” e come scrittrice pubblica il libro “L'agenda di minchia Sabbry”.
Nel 2000 ancora attrice cinematografica in “Tutti gli uomini del deficiente” e in “Tandem”, co-sceneggiatrice e attrice protagonista in “Ravanello pallido”. Rientra in Rai chiamata da Fabio Fazio per “Quelli che il calcio” presentando i personaggi Babooskha e Bianca Eberni.
Dopo il libro “Un attimo sono nuda”, scrive “Sola come un gambo di sedano”, 2001, edito per Arnoldo Mondadori che vende ben un milione di copie. Il 2002 è un anno di “pausa relativa”, la troviamo ospite di varie trasmissioni in singole puntate. Nel 2003 ottiene un altro grande successo con i libro “La principessa sul pisello”. Nel 2004 chiude la trilogia della verdura con il libro “Col cavolo”.
Dal 2005 “Lucianina” è nel programma “Che tempo che fa” di Fabio Fazio, appuntamento settimanale di Rai Tre dove è presente fino a oggi, con monologhi comici personali della durata di alcuni minuti. Nel 2006 pubblica “Rivergination” ottenendo un grande successo iniziale. Il 22 novembre 2007, un evento segna la vita della Littizzetto. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la insignisce del premio De Sica, riservato alle personalità del mondo dello spettacolo e della cultura più famose del momento.
Nel 2008 scrive “La Jolanda furiosa”. Nel 2010 torna al cinema con due film: “Fuoriclasse” e “Genitori & figli – agitare bene prima dell'uso”. Nello stesso periodo pubblica “I dolori del giovane Walter”, suo ultimo libro. Nel 2013 presenta la 63° edizione del Festival di Sanremo insieme con Fabio Fazio. (Fonte: Wikipedia, Biografieonline.it)

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